Settimana 35/2024 Rassegna Stampa

A. Energy Law

A.1 Testo Unico Fer: critica dagli operatori del settore

Il nuovo schema di decreto legislativo sulle autorizzazioni per impianti rinnovabili, proposto dal governo, ha ricevuto critiche unanimi da parte degli operatori del settore. Durante le audizioni al Senato, associazioni come Elettricità Futura, Italia Solare e Alleanza per il Fotovoltaico hanno segnalato che il decreto complica invece di semplificare i processi autorizzativi per impianti fotovoltaici, eolici e idroelettrici. Si lamenta la mancanza di coordinamento tra ministeri e l’assenza di consultazione con esperti del settore. Gli operatori chiedono il ripristino di procedure più snelle e l’eliminazione di oneri burocratici inutili, come il titolo edilizio per tutti gli impianti. Alcune richieste includono anche l’armonizzazione delle soglie di potenza e la proroga dei titoli autorizzativi. Meno critici i presidenti delle commissioni VIA regionali e Terna, che vedono comunque un progresso nella semplificazione.

(Mercoledì 18 settembre 2024, dalla Staffetta Quotidiana)

A.2 Pubblicata bozza del DL Ambiente

Il governo sta studiando una bozza di decreto-legge ambientale che introduce criteri di priorità per i procedimenti VIA (Valutazione di Impatto Ambientale), privilegiando progetti legati all’idrogeno verde, al potenziamento di impianti eolici e solari, e a grandi impianti fotovoltaici e agrivoltaici. Il decreto prevede la possibilità per la Commissione VIA di gestire anche progetti PNIEC e PNRR e introduce tempi più rapidi per il completamento delle procedure. L’articolo 2 elimina il riferimento al Pitesai per il meccanismo di gas release, sbloccando così la vendita di gas nazionale a prezzi ragionevoli, con deroghe per le concessioni entro le 12 miglia dalla costa. Altri articoli trattano la crisi idrica, l’economia circolare, la bonifica di aree inquinate, e interventi contro il dissesto idrogeologico. Il testo include misure urgenti per supportare il Commissario straordinario per il sito Crotone-Cassano e per migliorare la funzionalità del MASE.

(Martedì 17 settembre 2024, dalla Staffetta Quotidiana)

A.3 Emendamenti al DL Omnibus: novità per energia, rinnovabili e Comunità Energetiche

Tra i 729 emendamenti presentati al DDL di conversione del DL Omnibus, molti riguardano il settore energia. Attualmente in esame al Senato, con discussione prevista tra il 24 e il 26 settembre, il testo include proposte per modificare la normativa sulle tecnologie fotovoltaiche, con obbligo di produzione UE per impianti e celle. Un emendamento punta a garantire la compartecipazione delle aziende di raffinazione ai costi dei Comuni, mentre altre modifiche propongono incentivi per la crescita delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER). Misure aggiuntive riguardano il cumulo di incentivi per le energie rinnovabili e l’estensione delle deroghe per il consumo di energia. Infine, l’Autorità Garante della Concorrenza potrebbe vedere modificata la sua struttura decisionale. Inoltre, si prevede che i produttori di energia potranno beneficiare di sconti sugli incentivi se aumenteranno la capacità dei loro impianti del 20%.

(Lunedì 16 settembre 2024, dal Quotidiano Energia)


B. Varie

Società, banca e impresa

B.1 Responsabilità della banca per prelievi fraudolenti e onere della prova: principi di diritto

Con ordinanza del 4 settembre 2024 la Corte di Cassazione ha statuito sulla responsabilità della banca in caso di prelievi fraudolenti dal conto corrente del cliente. La Corte stabilisce che la responsabilità della banca non può essere presunta in assenza di prove adeguate che dimostrino la clonazione della carta o l’uso fraudolento della stessa da parte di terzi. Inoltre, il cliente ha l’onere di provare l’illecito subito, non potendo basarsi esclusivamente su dichiarazioni apodittiche. Solo in presenza di tali prove può configurarsi una responsabilità dell’istituto bancario.

(Cass. civ., Sez. I, ordinanza del 4 settembre 2024, n. 23683, dal Quotidiano Giuridico)

Edilizia

B.2 Legittimazione e violazioni edilizie: i requisiti per il ricorso

Con la sentenza dell’11 settembre scorso il Consiglio di Stato ha stabilito che, per contestare un permesso di costruire in sanatoria, il ricorrente deve dimostrare non solo la propria legittimazione (ad esempio, basata sulla “vicinitas”), ma anche l’interesse concreto ad agire. Deve cioè dimostrare di aver subito, un pregiudizio specifico e attuale derivante dal provvedimento impugnato. L’interesse ad agire non può basarsi solo su questioni civilistiche (come violazioni di distanze), ma deve sussistere anche una lesione dell’interesse pubblico, potendo i rapporti privati essere risolti in sede civile.

(Consiglio di Stato, sentenza dell’11 settembre 2024, n. 7523, dal Quotidiano Giuridico)

Amministrativo

B.3 Grave illecito professionale rileva nei contratti pubblici e privati

La nozione di “grave illecito professionale” è un concetto giuridico indeterminato che non richiede un collegamento esclusivo con l’esecuzione di contratti pubblici. Una volta accertata la sussistenza di tale illecito, l’esclusione dell’operatore economico dalla gara diviene obbligatoria.

(Consiglio di Stato, sentenza del 3 settembre 2024, n. 7361, dal Quotidiano Giuridico)