A.1 Proroga e nuove istruzioni Gse per il riciclo dei moduli fotovoltaici incentivati
Il DL Materie Prime Critiche ha esteso al 31 dicembre 2024 il termine per comunicare al Gse l’adesione a un sistema collettivo per la gestione dei rifiuti provenienti da pannelli fotovoltaici incentivati con il Conto Energia. Dal 2025, il Gse permetterà di effettuare tali comunicazioni in due finestre temporali annuali, in accordo con il Ministero dell’Ambiente. Le nuove “Istruzioni operative per la gestione e smaltimento dei pannelli fotovoltaici incentivati”, di prossima pubblicazione, includeranno le regole attuative delle disposizioni introdotte dalla legge 2 febbraio 2024, n. 11. Secondo questa normativa, il Gse tratterrà 20 €/modulo, doppio rispetto alla garanzia di 10 €/modulo prevista per l’adesione a un sistema collettivo di smaltimento.
(Lunedì 9 settembre 2024, dalla Staffetta Quotidiana)
A.2 Piattaforma digitale per le aree rinnovabili alla Conferenza Unificata
Il 12 settembre, la Conferenza Unificata esaminerà la piattaforma digitale per le aree idonee alle energie rinnovabili, come previsto dal D. Lgs Red II. La piattaforma, gestita dal Gse, fornirà informazioni fondamentali per Regioni e Province autonome, riguardanti infrastrutture esistenti, autorizzazioni, potenziali aree per impianti FER, e monitoraggio. Questo strumento, supportato dai ministeri dell’Ambiente, Agricoltura e Cultura, faciliterà la caratterizzazione e classificazione del territorio. La discussione include anche il DL Omnibus, n. 113/2024, attualmente in esame presso il Senato, e il Ddl Concorrenza 2023, il cui iter parlamentare inizierà dalla Camera. La Conferenza è chiamata a esprimersi sullo schema di decreto MASE, che disciplina il funzionamento della piattaforma per le aree idonee, con l’obiettivo di migliorare la pianificazione degli impianti rinnovabili nel territorio italiano.
(Martedì 11 settembre 2024, dal Quotidiano Giuridico)
A.3 LinkeGreen: la piattaforma per la compravendita di progetti rinnovabili
LinkeGreen è una piattaforma online, lanciata nel settembre 2023, che facilita la compravendita di progetti fotovoltaici, agrivoltaici, eolici e di accumulo tra sviluppatori e investitori. Fondata dall’avvocato Giuseppe Andrea D’Alessio, la start-up ha già visto l’inserimento di progetti per 11 GW di capacità, di cui 1,8 GW sono stati acquistati. La piattaforma utilizza l’intelligenza artificiale per profilare gli utenti e facilitare l’incontro tra domanda e offerta di progetti di energia rinnovabile, contribuendo alla lotta contro i combustibili fossili. I progetti si concentrano principalmente nel Sud Italia (Puglia, Sardegna e Sicilia), con alcuni anche in Brasile, Kosovo e Montenegro. Il mercato offre diverse modalità di transazione, tra cui cosviluppo e cessione di società veicolo. LinkeGreen punta a supportare la transizione energetica globale, favorendo la collaborazione tra investitori e imprenditori per accelerare l’adozione delle energie rinnovabili.
(Venerdì 6 settembre 2024, dalla Staffetta Quotidiana)
Imposte
B.1 L’interpretazione restrittiva dell’IVA differita
Con ordinanza del 9 settembre 2024 la Cassazione civile ha statuito sull’interpretazione restrittiva dell’esigibilità differita dell’IVA ai sensi dell’art. 6, comma 5, del D.P.R. n. 633/1972. La norma, che costituisce una deroga alla regola generale, si applica solo a specifiche categorie di soggetti pubblici, come lo Stato e gli enti pubblici, escludendo le società di capitali. Nel caso di specie la parte contribuente non ha provato i presupposti necessari per godere di tale beneficio, confermando la legittimità dell’accertamento fiscale e delle sanzioni.
(Cassazione civile, Sez. V, ordinanza del 9 settembre 2024, n. 24089, dal Quotidiano Giuridico)
Edilizia
B.2 La discrezionalità amministrativa nella pianificazione urbanistica
Con sentenza del 4 settembre 2024 il Consiglio di Stato ha affermato che la programmazione e la pianificazione urbanistica presenta un elevato grado di discrezionalità, finalizzata a garantire un assetto ordinato e funzionale del territorio comunale. Nell’ambito della pianificazione territoriale, l’Amministrazione dispone di un’ampia libertà decisionale. Di conseguenza, le sue scelte non possono essere contestate, a meno che non emergano evidenti errori di fatto o scelte irragionevoli o abnormi.
(Consiglio di Stato, Sez. VII, sentenza del 4 settembre 2024, n. 7382, dal Quotidiano Giuridico)
Amministrativo
B.3 Rinnovo delle concessioni di beni pubblici: necessità di valutazione e procedure comparative
Con sentenza del 23 agosto 2024 il Consiglio di Stato ha statuito sulla discrezionalità della Pubblica Amministrazione nel non rinnovare una concessione di un bene pubblico scaduta. La decisione di rinnovo non può essere automatica o implicita, ma deve essere assoggettata a nuove valutazioni basate sull’interesse pubblico e su procedure comparative trasparenti. Inoltre, il mancato rinnovo non costituisce una violazione di legge se è motivato dalla necessità di procedere a una nuova assegnazione pubblica, anche quando l’attività concessa precedentemente era di riconosciuto valore sociale o culturale.
(Consiglio di Stato, Sez. VII, sentenza del 23 agosto 2024, n. 7220, dal Quotidiano Giuridico)