Il Decreto Legislativo 25 novembre 2024, n. 190, noto come “Testo Unico Rinnovabili“, rappresenta una riforma cruciale nell’ambito della transizione ecologica italiana. Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il 12 dicembre 2024 è entrato in vigore dal 30 dicembre 2024.
Il decreto è finalizzato alla semplificazione delle procedure amministrative per gli impianti a fonti energetiche rinnovabili (FER), in linea con gli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e con le direttive europee, in particolare la RED III. Di seguito un approfondimento sulle principali novità introdotte dal decreto.
Regimi amministrativi semplificati
Una delle innovazioni principali del Testo Unico Rinnovabili è l’introduzione di tre regimi amministrativi semplificati:
Attività libera: destinata agli interventi di minore entità, come l’installazione di impianti fotovoltaici integrati su edifici esistenti con potenza inferiore a 12 MW, che non richiedono permessi o autorizzazioni specifiche.
Procedura Abilitativa Semplificata (PAS): applicabile a interventi di media complessità, come impianti fotovoltaici a terra di potenza moderata. La PAS prevede tempi procedurali ridotti, generalmente compresi tra 30 e 75 giorni, e si basa su una dichiarazione asseverata da un tecnico abilitato.
Autorizzazione Unica (AU): necessaria per progetti di maggiore rilevanza, come gli impianti di grande potenza o con significativi impatti sul territorio. Per impianti con potenza superiore a 300 MW, la competenza passa dal livello regionale al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), con iter che prevedono valutazioni approfondite ma tempi contingentati.
Le zone di accelerazione
Il decreto introduce il concetto innovativo di “zone di accelerazione”, aree particolarmente idonee alla realizzazione di progetti FER. Entro maggio 2025, il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) effettuerà una mappatura nazionale per individuare tali zone, che includeranno sia aree terrestri che marine. I piani di individuazione delle zone di accelerazione dovranno essere adottati entro febbraio 2026 da governo, Regioni e Province autonome.
Nelle zone di accelerazione, le autorizzazioni paesaggistiche perderanno il loro carattere vincolante, riducendo drasticamente i tempi autorizzativi. Inoltre, per impianti di potenza superiore a 1 MW, è previsto un sistema di compensazioni economiche a favore dei Comuni coinvolti, favorendo così l’accettazione locale dei progetti.
Digitalizzazione e piattaforma unica
Un altro aspetto fondamentale del decreto è la promozione della digitalizzazione delle procedure amministrative attraverso l’adozione della piattaforma unica digitale SUER (Sportello Unico per l’Energia Rinnovabile). Questa piattaforma consentirà agli operatori di gestire tutte le fasi dei procedimenti in modo telematico, riducendo gli oneri burocratici e migliorando la trasparenza.
Contesto normativo locale
Il decreto prevede che Regioni ed enti locali adeguino i propri strumenti normativi e regolamentari entro 180 giorni dall’entrata in vigore del testo, quindi entro il 28 giugno 2025. Durante questo periodo transitorio, continuerà ad applicarsi la normativa previgente. Nel caso di mancato adeguamento, saranno direttamente applicabili le disposizioni del Testo Unico.
Per maggiori informazioni è possibile contattare l’autore. Avv. Francesco Pezone f.pezone@italaw.it www.italaw.it