Settimana 46/2024 Rassegna Stampa

A. Energy Law

A1. Italia Solare: “Serve un vero governo della transizione energetica”

Durante il 9° Forum di Italia Solare, il presidente Paolo Rocco Viscontini ha lanciato un monito sull’urgenza di una governance chiara per la transizione energetica verso le fonti rinnovabili (Fer). Ha criticato le normative attuali, definite confuse e contraddittorie, e ha sottolineato come le narrazioni sui costi della transizione energetica stiano diffondendo un messaggio negativo: “la transizione non è un costo, ma un’opportunità con guadagni superiori alle spese”. Italia Solare ha avanzato proposte concrete, come la salvaguardia delle aree idonee, gli incentivi per il fotovoltaico (FV) privato al 50% e un sistema di garanzie pubbliche per il finanziamento di impianti aziendali, evitando contributi a fondo perduto. Rocco Viscontini ha poi evidenziato il problema della saturazione virtuale della rete e chiesto iter autorizzativi più snelli, denunciando i 100mln spesi in due anni per oneri di istruttoria, senza benefici tangibili per il sistema. La Sardegna al centro del dibattito, indicata come un banco di prova per il nuovo Piano energetico regionale, con l’obiettivo di allargare le maglie delle aree idonee e favorire un maggior equilibrio tra transizione e sostenibilità locale. Annalisa Corrado (PD) ha sottolineato la necessità di garantire ricadute dirette sulle bollette dei cittadini per evitare strumentazioni politiche. Viscontini ha invitato Confindustria a promuovere le rinnovabili, criticando l’eccessiva attenzione sul nucleare: “le industrie hanno bisogno di soluzioni immediate per abbassare i costi energetici, il nucleare non è una risposta a breve termine”. Il Forum ha ribadito, in conclusione, la necessità di una strategia condivisa che renda il sistema competitivo e sostenibile, ponendo le Fer al centro del futuro energetico italiano.

(Martedì 3 dicembre 2024, da www.quotidianoenergia.it)

A2. Terna: “A breve soluzioni per la saturazione virtuale della rete

Francesco Del Pizzo, direttore Strategie di Sviluppo Rete di Terna, ha annunciato una soluzione tecnica per risolvere la “saturazione virtuale” della rete elettrica, prevista nel Piano di sviluppo che sarà presentato a marzo 2025. L’obiettivo è ottimizzare le connessioni per impianti rinnovabili, concentrandosi su una programmazione territoriale più efficiente. Del Pizzo ha sottolineato che solo una parte dei 74GW previsti al 2030 richiede connessioni ad alta tensione, con il resto destinato alla media tensione. Molti i progetti in attesa di avvio del meccanismo FerX, per il quale si auspica il via libera europeo entro l’anno. Il Mase, rappresentato da Federico Boschi, ha ribadito l’impegno per velocizzare le procedure, pur riconoscendo la complessità legata alle esigenze degli enti locali. Intanto, si guarda al futuro con l’asta Macse per accumuli, prevista prima dell’estate 2025.

(Martedì 3 dicembre 2024, da www.quotidianoenergia.it)

A3. Abruzzo: via libera al piano per l’energia rinnovabile

La Giunta regionale dell’Abruzzo ha approvato un ddl che individua aree idonee e non idonee per l’installazione di impianti a fonti rinnovabili, con l’obiettivo di accelerare la transizione energetica. La proposta appena approvata verrà sottoposta al Consiglio regionale con procedura d’urgenza. Il testo mira ad attuare le direttive nazionali ed europee per la promozione delle energie rinnovabili, distinguendo le aree del territorio e stabilendo che sulle aree c.d. agricole l’installazione di impianti fotovoltaici con moduli a terra sarà vietata per preservare il suolo. Tra le misure chiave figurano procedure più rapide per ottenere autorizzazioni e criteri specifici per evitare impatti sulle aree paesaggistiche o ecologicamente sensibili. Prevista anche una clausola transitoria per i progetti già avviati. Il provvedimento non comporterà costi aggiuntivi per il bilancio regionale. L’Abruzzo, così, mira a conciliare lo sviluppo delle rinnovabili con la tutela del territorio, contribuendo agli obiettivi climatici nazionali ed europei.

(Martedì 3 dicembre 2024, da www.ansa.it)

A4. Sardegna approva la legge sulle aree idonee Fer e avvia nuove iniziative energetiche

Il Consiglio regionale della Sardegna ha approvato il ddl sulle aree idonee e non idonee per gli impianti da fonti rinnovabili (Fer), diventando la prima Regione italiana a farlo. Con 35 voti favorevoli e 14 contrari, la legge anticipa di tre mesi la scadenza fissata dal Governo. Sono stati approvati al contempo due ordini del giorno: il primo propone una tassa sugli impianti Fer e accumuli superiori a 10MW, destinando parte dei proventi ai Comuni ospitanti, il secondo avvia una discussione per l’emanazione delle norme che regolano l’energia, il paesaggio e la tutela ambientale. In ambito energetico, è stato insediato il tavolo tecnico per il nuovo Dpcm phase out del carbone e la decarbonizzazione industriale. Il governo regionale ha anche ribadito la fine del progetto della dorsale metanifera e l’ipotesi di convertire alcune centrali a carbone a turbogas, per far fronte alle esigenze dei poli industriali. Il ddl potrebbe comportare l’abrogazione della legge sulla moratoria, con l’ulteriore impatto sul DM 21 giugno 2024, la cui discussione al Tar è prevista per febbraio. In parallelo, i Tribunali amministrativi regionali continuano ad intervenire su vari progetti, ritenendo irregolari alcuni dinieghi amministrativi e confermando il principio che le aree idonee, come previsto dalla legislazione nazionale, non possono essere bloccate senza adeguate motivazioni.

(Mercoledì 4 dicembre 2024, da www.quotidianoenergia.it)

A5. DL Ambiente: Novità e modifiche in arrivo

La Commissione Ambiente del Senato ha concluso ieri le votazioni sugli emendamenti al DL n. 153/2024. Tra questi si individuano quelli relativi alla verifica di assoggettabilità a Via, alla realizzazione di impianti di produzione energetica da fonti rinnovabili e a progetti di stoccaggio geologico e di cattura della CO2. Alcuni emendamenti riguardano anche la governance degli enti, come la proposta di modifica della gestione dell’Acquedotto pugliese e la proroga delle sedute in videoconferenza fino al 2026. Inoltre, è stato approvato un emendamento che amplia i termini per la vendita di gas per lo stoccaggio d’emergenza, rinviando la restituzione del prestito al MEF al 2027. Tra gli emendamenti ritirati, spicca quello relativo all’efficientamento dell’edilizia residenziale pubblica, che mirava ad implementare disposizioni per le famiglie vulnerabili.

(Mercoledì 4 dicembre 2024, dalla Staffetta Quotidiana)


B. Varie

B1. Assicurazioni e R.C.A.

La Suprema Corte, con sentenza 29483 depositata il 15 novembre 2024, ribadisce la legittimità della clausola claims made in un contratto assicurativo affermando che “non integra la decadenza convenzionale, nulla ex articolo 2965 c.c. ed è del tutto coerente con la struttura del contratto di assicurazione contro i danni”. Si precisa che l’operatività della copertura dipende dal fatto e non dall’assicurato, anche perché se la copertura dipendesse dalla volontà di quest’ultimo, si avrebbe una nullità ex articolo 1900 c.c., ossia la nullità della copertura delle conseguenze dannose degli atti dolosi o grave colposi dell’assicurato. Il contratto di assicurazione, infatti, copre solo eventi determinati da atti o fatti estranei dalla sfera di controllo dell’assicurato, ammettendo solo la copertura di atti colposi ed atti compiuti per dovere di solidarietà umana.

(Cass. Civile, Sez. III, ordinanza 15 novembre 2024, n. 29483)

B2. Società, Banca e Impresa

Il Tribunale di Roma ha stabilito, con la sentenza 16952 del 6 novembre 2024, che la Società non è vincolata dal patto parasociale sottoscritto dal legale rappresentante in assenza della contemplatio domini e, dunque, in mancanza della spendita del proprio nome, pertanto essa risulta estranea alle obbligazioni nascenti da tale patto. I patti parasociali sono accordi che intervengono al fine di regolare ex ante il comportamento da tenere rispetto ai fatti sociali, sono ritenuti illegittimi solo se in contrasto con norme imperative o idonei a consentire l’elusione di norme inderogabili. Ciò detto, il legislatore non ha previsto espressamente le condizioni di validità dei patti ma si è limitato ad individuare una disciplina limitata, pertanto l’esame di questi patti deve essere svolto caso per caso. Secondo la giurisprudenza, affinché il contratto concluso dal rappresentante produca effetti nella sfera giuridica del rappresentato occorre esternate i poteri attribuiti, non potendo essere desunti da elementi meramente presuntivi.

(Tribunale di Roma, Sez. Imprese, sentenza 6 novembre 2024, n. 16952)