A.1 Testo Unico FER: le modifiche richieste dalle Regioni
La Conferenza Unificata ha espresso un parere favorevole condizionato sul Testo Unico FER, il decreto legislativo che regola i regimi amministrativi per la produzione di energia da fonti rinnovabili, attualmente in discussione al Parlamento. Le Regioni, in collaborazione con l’ANCI, hanno avanzato numerose proposte di modifica. In particolare, l’intesa regionale è subordinata all’accoglimento di specifiche richieste già concordate con il governo, tra cui: la possibilità di installare impianti fotovoltaici su terreni agricoli, limiti più stringenti per le procedure semplificate, garanzie sul ripristino dei suoli e maggiori restrizioni sugli espropri. Inoltre, viene richiesta un’estensione dei termini per adeguarsi alle norme (180 giorni anziché 120). Le Regioni chiedono infine che l’autorizzazione unica per progetti di competenza statale venga rilasciata solo previa intesa regionale e propongono ulteriori emendamenti non vincolanti allegati all’intesa.
(Venerdì 15 novembre 2024, dalla Staffetta Quotidiana)
A.2 Energy Release 2.0: il GSE apre il bando per energia rinnovabile
Il GSE ha lanciato il bando Energy Release 2.0 per assegnare 23 TWh di energia rinnovabile, comprensivi di Garanzie di Origine. Le imprese energivore che parteciperanno si impegneranno a restituire l’energia anticipata dal GSE attraverso la realizzazione di nuova capacità produttiva da fonti rinnovabili, almeno doppia rispetto all’energia ricevuta. Il prezzo di cessione è fissato a 65 €/MWh, basandosi sui costi efficienti di produzione da impianti tecnologicamente maturi. Il bando stabilisce anche le modalità di accesso per i clienti finali energivori, singoli o aggregati, e i criteri per la realizzazione della capacità aggiuntiva, con contratti di anticipazione e garanzie specifiche. Il portale E-Release, online dal 14 novembre 2024, accetterà manifestazioni d’interesse fino al 13 gennaio 2025. Possono partecipare le imprese energivore iscritte o in fase di iscrizione presso la CSEA. Una guida dettagliata è disponibile sul sito GSE.
BANDO
A.3 Prezzo all’ingrosso dei moduli fotovoltaici: in Europa sceso anche sotto 6 cent€/Wp
Search4Solar, piattaforma europea specializzata nella compravendita di pannelli fotovoltaici, inverter e batterie, ha registrato questa settimana un prezzo record per i moduli solari, pari a 0,055 euro/Wp (0,058 dollari/Wp). Secondo la piattaforma, diversi fattori hanno contribuito a questa riduzione: elevati livelli di produzione, maggiore efficienza della catena di approvvigionamento e una crescente competizione nel mercato. Per rispondere a queste dinamiche, i fornitori hanno abbassato i prezzi al fine di soddisfare la domanda e gestire al meglio le scorte disponibili. Il superamento della soglia di 0,06 euro/Wp potrebbe indicare che il mercato europeo ha raggiunto un limite nei prezzi dei moduli.
Search4Solar prevede che i prezzi rimarranno bassi nel breve periodo, ma sottolinea come eventuali variazioni nella domanda e nell’offerta potrebbero modificare rapidamente questa tendenza. Nel frattempo, secondo l’ultimo aggiornamento fornito da OPIS, i prezzi dei moduli solari a contatto passivo con ossido di tunnel (TOPCon) hanno oscillato la scorsa settimana tra 0,080 €/Wp e 0,120 €/Wp, con un prezzo medio di 0,101 €/Wp.
(Giovedì 14 novembre 2024, da PV Magazine)
A.4 Piattaforma Aree Idonee: le regole operative e le comunicazioni entro 45 giorni
Il GSE ha pubblicato le regole operative per la Piattaforma Aree Idonee (PAI), introdotta dal decreto MASE, finalizzate all’acquisizione e all’aggiornamento dei dati da parte dei soggetti interessati. Le modalità operative spiegano come Regioni e Province Autonome debbano caricare i dati, specificando i requisiti dei file necessari per il popolamento della piattaforma. Inoltre, definiscono le modalità di trasmissione per soggetti come Ispra, Terna, gestori di rete, operatori del trasporto e della distribuzione del gas naturale e del teleriscaldamento, che non hanno accesso diretto alla PAI. I dati di competenza devono essere inviati entro 45 giorni. La PAI sarà uno strumento utile per Regioni e Province Autonome nell’individuazione delle aree idonee per impianti a fonti rinnovabili e nel monitoraggio del raggiungimento degli obiettivi di sviluppo. Eventuali aggiornamenti delle modalità operative saranno approvati dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.
(Lunedì 18 novembre 2024, dal https://www.gse.it/)
link per le “modalità operative” della PAI
Amministrativo
B1. Spesa sanitaria regionale: autonomia e limiti secondo la Corte Costituzionale
La Corte Costituzionale, con la sentenza n. 170 del 2024, ha dichiarato legittimi i commi 12 e 13 dell’art. 3 della legge regionale Sardegna n. 1 del 2024, escludendo la loro incostituzionalità rispetto all’art. 117, comma 3, della Costituzione. La decisione ribadisce che le Regioni e le Province autonome che finanziano integralmente la propria spesa sanitaria non sono soggette alle norme statali sul contenimento della spesa, salvo casi di disavanzo o compromissione dei livelli essenziali delle prestazioni. Il ricorso, presentato dal Governo, riguardava fondi destinati dall’Azienda per la Tutela della Salute, ora in liquidazione, per specifiche finalità regionali.
(Corte costituzionale, sentenza del 25 settembre 2024, n. 170, dal Quotidiano Giuridico)
Edilizia
B.2 Ristrutturazione edilizia: criteri distinti per demolizione e ricostruzione
Il Consiglio di Stato, con la sentenza n. 9117 del 13 novembre 2024, ha chiarito i criteri dell’art. 3, comma 1, lett. d), del D.P.R. n. 380/2001, aggiornato nel 2013. La norma distingue tre tipi di demolizione e ricostruzione: (i) interventi contestuali nel rispetto della volumetria originaria; (ii) interventi non contestuali, ma con obbligo di preservare la consistenza preesistente; (iii) demolizioni in zone vincolate, con ricostruzione fedele a sagoma, prospetti, sedime e caratteristiche dell’edificio originario, senza incrementi volumetrici. Le modifiche del 2020 hanno rafforzato i vincoli per la ricostruzione in aree soggette a tutela paesaggistica o architettonica.
(Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza del 13 novembre 2024, n. 9117, dal Quotidiano Giuridico)