Settimana 32/2024 Rassegna Stampa

A. Energy Law

A.1 Decreto Fer2: incentivi per impianti a fonti rinnovabili innovative e ad alto costo di esercizio

Il 12 agosto 2024, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ha pubblicato sul proprio sito istituzionale il Decreto Fer2, sottoscritto a metà giugno dal Ministro Pichetto. Il decreto ha l’obiettivo di incentivare la realizzazione di impianti a fonti rinnovabili che presentino caratteristiche innovative o che comportino elevati costi di esercizio. Tra tali impianti sono inclusi, a titolo esemplificativo: impianti alimentati da biogas e biomasse, solari termodinamici, geotermoelettrici, eolici offshore, fotovoltaici flottanti, sia in ambiente offshore che su acque interne, impianti alimentati da energia mareomotrice, moto ondoso e altre forme di energia marina. Tali impianti devono dimostrare innovazione e un ridotto impatto sull’ambiente e sul territorio. Il Decreto Fer2 è entrato in vigore il 13 agosto 2024. In conformità a quanto previsto dal provvedimento, entro trenta giorni dall’entrata in vigore, ossia entro l’11 settembre 2024, il Ministero, su proposta del Gestore dei Servizi Energetici, provvederà all’approvazione delle norme operative che disciplinano le modalità e le tempistiche per il riconoscimento degli incentivi.

(Lunedì 26 agosto 2024, dal Quotidiano Energia)

A.2 Moratoria Sardegna: progetti eolici e fotovoltaici esenti dal divieto e azioni della giunta regionale

La legge regionale n. 5 del 3 luglio 2024, approvata dalla Regione Sardegna, introduce una moratoria di 18 mesi, o fino alla definizione delle aree idonee, per l’installazione di nuovi parchi eolici e fotovoltaici. Il governo ha impugnato la legge davanti alla Corte costituzionale, ma il divieto non si applica ai progetti già avviati prima della sua entrata in vigore. Il 14 agosto 2024, la giunta regionale, guidata dalla presidente Alessandra Todde, ha annunciato che 37 impianti rinnovabili (33 fotovoltaici e 4 eolici) potranno continuare i lavori, essendo stati avviati prima del 3 luglio. La giunta ha inoltre avviato incontri con enti locali, comitati e associazioni ambientaliste per definire le aree idonee all’installazione di nuovi impianti rinnovabili. Infine, il 21 agosto 2024, la giunta ha deliberato l’impugnazione della legge n. 86 del 26 giugno 2024 sull’autonomia differenziata davanti alla Corte costituzionale.

(Martedì 27 agosto 2024, dal Quotidiano Energia)

A.3 Il terzo bando della misura “Parco Agrisolare”

Il Ministero dell’Agricoltura ha pubblicato il terzo bando della misura PNRR “Parco Agrisolare”, destinato alle imprese agricole situate nelle regioni del Mezzogiorno. Questo bando prevede il finanziamento di impianti fotovoltaici da installare su edifici a uso produttivo e si avvale di un budget di 250 milioni di euro. Le domande di contributo potranno essere presentate al Gestore dei Servizi Energetici (GSE) dalle ore 12:00 del 16 settembre alle ore 12:00 del 14 ottobre 2024. Il bando conferma le regole già stabilite nella precedente edizione, tra cui la possibilità di implementare soluzioni di autoconsumo condiviso e di installare impianti fotovoltaici con una potenza massima di 1.000 kW per singolo impianto. Per i progetti localizzati in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, il contributo a fondo perduto potrà coprire fino all’80% delle spese ammissibili, con una spesa massima di 2.330.000 euro per beneficiario. Il Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ha sottolineato l’importanza di questa opportunità per le imprese agricole del Mezzogiorno, evidenziando come il bando possa contribuire a migliorare la sostenibilità e la competitività del settore, riducendo significativamente i costi energetici. L’istruttoria delle domande sarà conclusa entro dicembre 2024, con l’obiettivo di assegnare l’intera dotazione finanziaria prevista per la misura PNRR, pari a 2,35 miliardi di euro, entro la fine dell’anno.

(Lunedì 26 agosto 2024, dal Quotidiano Energia)


B. Varie

Società, banca e impresa

B.1 Assegno bancario con clausola “per conoscenza e garanzia”

In tema di responsabilità delle banche nella gestione di assegni non trasferibili, in particolare, in tema di clausola di non trasferibilità degli assegni, disciplinata dall’art. 43 del r.d. 21 dicembre 1933 n. 1736, con l’ordinanza del 18 luglio 2024 la Corte ha affermato che tale clausola vincola il titolo di credito, impedendone la circolazione tramite girata, salvo che per il solo incasso da parte di un banchiere. Qualsiasi pagamento effettuato a persona diversa dal beneficiario legittimo, anche in presenza di una clausola “per conoscenza e garanzia”, è considerato illegittimo, determinando la responsabilità della banca negoziatrice e, in taluni casi, anche della banca trattaria.

(Cassazione civile, Sez. I, ordinanza del 18 luglio 2024, n. 19815, dal Quotidiano Giuridico)

Edilizia

B.2 Il bene giuridico tutelato dalla legge nei casi di lottizzazione abusiva

Con sentenza dello scorso 23 luglio 2024 il Consiglio di Stato ha affermato che in materia di lottizzazione abusiva, l’articolo 30 del D.P.R. n. 380/2001 protegge il bene giuridico rappresentato dalla necessità di tutelare il potere di pianificazione territoriale assegnato alla Pubblica Amministrazione. Questo include la funzione di controllo per garantire una pianificazione urbanistica ordinata, un uso corretto del territorio e una crescita abitativa sostenibile in relazione agli standard previsti.

(Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza del 23 luglio 2024, n.6635, dal Quotidiano Giuridico)

Appalti

B.3 Onere motivazionale nella valutazione delle offerte anomale

Con sentenza dello scorso 26 giugno 2024 il Consiglio di Stato ha affermato che nei giudizi di anomalia delle offerte non sussiste un rinforzato onere motivazionale. È richiesto un approfondimento motivazionale solo nel caso in cui l’Amministrazione decida di non accettare le giustificazioni presentate dall’impresa, portando così all’esclusione dalla gara. Invece, se l’Amministrazione giudica l’offerta come congrua, è compito di chi contesta tale valutazione dimostrare l’irragionevolezza o l’erroneità della stessa. La determinazione tabellare del costo del lavoro, fornita dalle tabelle ministeriali, serve solo come indicatore di valutazione per l’adeguatezza economica dell’offerta e non come parametro vincolante. Pertanto, un’offerta non può essere considerata economicamente inaffidabile solo perché non rispetta i valori delle tabelle ministeriali, che non costituiscono standard obbligatori e inderogabili.

(Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza del 26 giugno 2024, n. 5339, dal Quotidiano Giuridico)

Ambiente

B.4 I limiti operativi del principio “chi inquina paga”

Con sentenza dello scorso 22 luglio 2024 il Consiglio di Stato ha affermato che “L’individuazione della responsabilità per l’inquinamento di un sito si basa sul criterio causale del ‘più probabile che non’, sicché è sufficiente perché il responsabile si intenda legittimamente accertato che il nesso eziologico ipotizzato dall’Amministrazione sia più probabile della sua negazione, potendosi a tali fini accedere anche alla prova per presunzioni”.

(Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza del 22 luglio 2024, n. 6596, dal Quotidiano Giuridico)