Settimana 27/2024 Rassegna Stampa

A. Energy Law

A.1 Aree idonee Fer: il decreto in Gazzetta Ufficiale

Nella Gazzetta Ufficiale (Serie Generale) n.153 del 2 luglio 2024 è stato pubblicato il Decreto del 21 giugno 2024, recante “Disciplina per l’individuazione di superfici e aree idonee per l’installazione di impianti a fonti rinnovabili” (c.d. “Decreto Aree idonee Fer”), firmato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, di concerto con i Ministeri dell’Agricoltura e della Cultura. Il provvedimento, in attuazione dell’art. 20 del D.Lgs. 119/2021, recepisce le norme del DL Agricoltura in tema di installazione di moduli fotovoltaici a terra in aree agricole e gli accordi presi in sede di Conferenza Unificata Stato-Regioni, tenendo conto della maggiore autonomia concessa alle Regioni nell’individuazione delle zone dove ubicare gli impianti rinnovabili. Di conseguenza, le Regioni avranno 180 giorni dalla data di entrata in vigore del provvedimento (ossia dal 3 luglio 2024) per definire la mappa delle aree idonee sui rispettivi territori.

(Mercoledì 3 luglio 2024, da https://www.quotidianoenergia.it/)

A.2 Regione Sardegna: pubblicata la legge sulla moratoria Fer

Nelle more dell’approvazione della legge regionale di individuazione delle aree idonee, lo scorso martedì 2 luglio 2024 il Consiglio Regionale della Regione Sardegna, con Legge Regionale del 3 luglio 2024, n. 5, recante “Misure Urgenti per la salvaguardia del paesaggio e dei beni paesaggistici e ambientali”, ha approvato il discusso disegno di legge che pone uno stop all’installazione di nuovi impianti di produzione e di accumulo di energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili. A differenza di quanto previsto nel disegno di legge della Giunta, la moratoria, che avrà un’efficacia di 18 mesi, non si applica all’intero territorio regionale, ma concerne esclusivamente determinate aree considerate di particolare interesse paesaggistico e ambientale, come, ad esempio, aree naturali protette, zone umide di importanza internazionale, aree agricole e a rischio idrogeologico, aree a meno di sette chilometri da beni culturali, la fascia dei 300 metri dalla battigia, nonché zone gravate da usi civici e di interesse archeologico. Il blocco riguarda, tra l’altro, anche impianti di produzione e di accumulo di energia elettrica da fonti rinnovabili che hanno in corso procedure di autorizzazione. Il provvedimento introduce anche diverse deroghe, relative, tra l’altro, agli accumuli che non comportano uso di suolo, all’autoconsumo, al revamping e agli impianti agrivoltaici fino a massimi 10 MW con altezza minima di 2,1 metri dal suolo.

(Giovedì 4 luglio 2024, da https://www.quotidianoenergia.it/)

A.3 PNIEC: inviato il testo definitivo a Bruxelles

Lo scorso 1° luglio i Ministeri dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e delle Infrastrutture e dei Trasporti hanno inviato alla Commissione europea il testo definitivo del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima. In particolare, il Piano aggiornato prevede una forte accelerazione su alcuni settori.  Oltre alla produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, il Piano si focalizza sulla produzione di combustibili rinnovabili, come il biometano e l’idrogeno, insieme all’utilizzo di biocarburanti, sulla diffusione di auto elettriche, sulla riduzione della mobilità privata, sulla cattura e sullo stoccaggio di CO2, nonché sulle ristrutturazioni edilizie e sull’elettrificazione dei consumi finali, in particolare attraverso un crescente peso nel mix termico rinnovabile delle pompe di calore. Inoltre, si evidenzia che in ambito FER è stato ribadito l’obiettivo di raggiungere entro il 2030 una potenza da fonte rinnovabile di 131 Gigawatt. Tra le principali novità del Piano, per la prima volta è stata introdotta una specifica sezione dedicata ai lavori della Piattaforma Nazionale per un Nucleare Sostenibile, che ha sviluppato delle ipotesi di scenario in cui si dimostra da un punto di vista tecnico-scientifico la convenienza energetica ed economica di avere una quota di produzione nucleare, in sinergia e a supporto delle rinnovabili e delle altre forme di produzione di energia a basse emissioni. Secondo le ipotesi di scenario sviluppate, il nucleare da fissione, e nel lungo termine da fusione, potrebbero fornire al 2050 circa l’11% dell’energia elettrica totale richiesta – con una possibile proiezione verso il 22%.

(Lunedì 1° luglio 2024, da https://www.mase.gov.it/)

A.4 Regione Lazio: pubblicato bando a sostegno di investimenti per il risparmio energetico e la produzione di energia rinnovabile

La Regione Lazio ha pubblicato un avviso volto a sostenere la realizzazione, da parte di imprese con sede operativa nel Lazio, di investimenti per il risparmio energetico e per la produzione di energia da fonti rinnovabili. La dotazione finanziaria messa a disposizione, proveniente da risorse europee del programma Fesr 2021-2027, è pari a 20 mln di euro per la promozione dell’efficienza energetica e pari ad altri 20 mln di euro per la promozione di energie rinnovabili. L’unità produttiva nella quale si prevede di realizzare l’investimento deve aver registrato complessivamente nell’anno 2023 consumi di energia primaria non inferiori a 60 MWh/anno e i progetti devono includere necessariamente investimenti per migliorare l’efficienza energetica dei processi produttivi e/o degli edifici, ai quali possono essere affiancati investimenti per la produzione di energia da fonti rinnovabili. L’agevolazione prevista è un contributo a fondo perduto e il contributo massimo erogabile è pari a 2 milioni di euro; inoltre, il contributo relativo agli investimenti per la produzione di energia da fonti rinnovabili non può superare il 50% del contributo totale spettante. Le domande possono essere presentate dal 16 settembre 2024 al 31 dicembre 2024.

(Mercoledì 19 giugno 2024, da https://www.regione.lazio.it/)


B. Varie

Contrattualistica

B.1 Il contratto di vendita non può essere annullato ove viziato da dolo sul prezzo

La Cassazione, con ordinanza del 1° luglio 2024, n. 17988, ha affermato che, in tema di annullamento del contratto per dolo, ai sensi del combinato disposto degli artt. 1439 e 1440 c.c., “il dolus causam dans, ossia tale che senza di esso l’altra parte non avrebbe contrattato (sull’an), si distingue dal dolus incidens, ossia che influisce sulle sole condizioni della contrattazione (sul quomodo), ma non è determinante del consenso, il quale non può dar luogo ad invalidità del contratto, ma solo alla riparazione dei danni… sicché, ove il raggiro abbia influito solo sulla quantificazione del prezzo, il contratto di vendita non può essere annullato”.

(Cass. civ., Sez. II, ordinanza del 1° luglio 2024, n. 17988)

Edilizia

B.2 Il Consiglio di Stato si esprime sul concetto di vincolo e sulle limitazioni al diritto di proprietà

Il Consiglio di Stato, con sentenza del 24 giugno 2024, n. 5563, ha stabilito che deve escludersi che la previsione di uno strumento urbanistico che subordini l’attività edificatoria alla preventiva formazione di un piano attuativo integri gli estremi del vincolo espropriativo, dato che ciò non impedisce in modo assoluto l’edificazione e non svuota, di conseguenza, il contenuto del relativo diritto di proprietà.

(Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza del 24 giugno 2024, n. 5563, dal Quotidiano Giuridico)