Settimana 23/2024 Rassegna Stampa

Energy Law

A.1 DM Agrivoltaico: al via i bandi per la partecipazione ai registri e alle aste

Con il decreto dipartimentale n. 251 del 31 maggio 2024, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha approvato i bandi per la partecipazione alle procedure, suddivise in registri ed aste, previste dal DM n. 436 del 22 dicembre 2023 (c.d. “DM Agrivoltaico”). Le procedure di selezione sono state avviate dallo scorso 4 giugno e sarà possibile presentare istanza di partecipazione per l’accesso agli incentivi fino alle ore 12:00 del 2 settembre 2024, esclusivamente in via telematica, attraverso il Portale Agrivoltaico accessibile dall’Area Clienti del sito del GSE. Con il medesimo decreto dipartimentale, il MASE ha approvato l’aggiornamento delle Regole Operative del DM Agrivoltaico, che riguarda, tra l’altro, l’estensione della possibilità di partecipare alle procedure di selezione anche alle ATI costituende, l’aggiornamento della definizione di impianto di nuova costruzione e i requisiti previsti in capo ai professionisti incaricati di redigere la documentazione prevista dalle Regole Operative, con riferimento alle relazioni agronomiche e al supporto alle attività di monitoraggio e controllo.  Inoltre, si informa dell’avvenuta pubblicazione del DM n. 175 del 9 maggio 2024 (c.d. “Decreto Corrispettivi”), che definisce i corrispettivi che il GSE richiederà ai beneficiari degli incentivi previsti dal DM Agrivoltaico. Infine, si informa che è possibile consultare sul sito del GSE, ai fini della partecipazione ai registri e alle aste, le Linee guida per il monitoraggio della continuità dell’attività agricola elaborate dal GSE e dal CREA, nonché le FAQ relative al DM Agrivoltaico nella sezione Misure PNRR > Sviluppo Agrivoltaico del portale Assistenza Clienti.

(Lunedì 3 giugno 2024, https://www.gse.it/)

A.2 Decreto Fer-X: arriva l’approvazione di ARERA

Lo scorso 4 giugno ARERA ha approvato il Parere 220/2024/I/efr sulla bozza di Decreto Fer-X elaborata dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, che ha la finalità di promuovere la produzione di energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili attraverso l’introduzione di un meccanismo di supporto per impianti fotovoltaici, impianti eolici, impianti idroelettrici e impianti di trattamento di gas residuati dai processi di depurazione. Come sottolineato dal sottosegretario MASE Claudio Barbaro, il testo sarà ora trasmesso alla Conferenza Unificata e, dopodiché, “sarà possibile procedere con la notifica formale del provvedimento in Commissione europea per la verifica dei profili di compatibilità con la disciplina in materia di Aiuti di Stato”.

(Mercoledì 5 giugno 2024, https://www.quotidianoenergia.it/)

A.3 La Commissione europea ha approvato la bozza di Decreto Fer 2

È stato approvato dalla Commissione Europea lo schema di Decreto Fer 2, che prevede incentivi per la realizzazione di una capacità di 4,6 GW di impianti, tra cui impianti eolici off-shore, geotermoelettrici a emissioni nulle, geotermoelettrici tradizionali, alimentati a biomassa e biogas, fotovoltaici floating su acque interne e a mare, nonché impianti da energia mareomotrice, del moto ondoso e altre forme di energia marina e impianti solari termodinamici. Il testo sarà dovrà ora essere posto all’attenzione dei Ministri concertanti per la firma, per poi essere trasmesso alla Corte dei Conti per la registrazione e la successiva pubblicazione.

(Mercoledì 5 giugno 2024, https://www.mase.gov.it/)

A.4 Biometano: pubblicato l’aggiornamento delle Regole Applicative e il quarto bando per accedere agli incentivi

Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, con decreto direttoriale del 30 maggio 2024, ha approvato l’aggiornamento delle Regole Applicative approvate e trasmesse dal GSE S.p.A. per accedere agli incentivi per la produzione di biometano immesso nella rete del gas naturale.  In tale occasione, il GSE ha pubblicato il Bando della quarta procedura competitiva prevista dal DM 15 settembre 2022 – misura M2C2-I1.4 del PNRR “Sviluppo del biometano, secondo criteri per la promozione dell’economia circolare”, alla quale è assegnato un contingente di capacità produttiva disponibile pari a 162.499,26 Smc/h. Le istanze di partecipazione potranno essere presentate esclusivamente per via telematica dall’Area Clienti del sito del GSE dalle ore 12:00 del 3 giugno 2024 e fino alle ore 12:00 del 2 agosto 2024.

(Venerdì 31 maggio 2024, https://www.gse.it/)


B. Varie

Appalti

B.1 Il Consiglio di Stato si pronuncia sul richiamo a criteri ambientali minimi in gara d’appalto

Il Consiglio di Stato, Sez. III, con sentenza del 27 maggio 2024, n. 4701, “ha affrontato e risolto il problema relativo all’individuazione della soglia minima normativa di esigibilità della previsione dei criteri ambientali minimi all’interno della legge di gara. Come rilevato dalla sezione, occorre trovare un punto di equilibrio tra esigenze contrapposte: l’esigenza di semplificazione della lex specialis (e della gara stessa) per un verso, e la non meno rilevante esigenza di effettività dell’operatività dei criteri ambientali minimi nella fase di esecuzione del contratto. Alla luce dei dati normativi e dei principi richiamati nelle massime, la sezione ha ritenuto illegittima la legge di gara che si era limitata a rinviare alla disciplina dei criteri ambientali minimi relativi ai settori considerati, senza tuttavia declinare coerentemente tale richiamo all’interno della “documentazione di gara”. Infatti, mentre il T.a.r., in primo grado, aveva ritenuto legittima la legge di gara così strutturata, facendo ricorso al principio della eterointegrazione del bando ad opera di norme imperative (così confermando la lacuna contenutistica della disciplina di gara), il Consiglio di Stato non ha condiviso tale impostazione, ritenendo che essa non consenta un’adeguata valorizzazione dei criteri ambientali minimi”.

(Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza del 27 maggio 2024, n. 4701, https://www.giustizia-amministrativa.it/)

Edilizia

B.2 Il Consiglio di Stato si pronuncia sulle sanzioni in materia di opere realizzate senza autorizzazione paesaggistica

Il Consigli di Stato, con sentenza del 3 giugno 2024, n. 4946, ha stabilito che “l’art. 167 del D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 prevede la sanzione pecuniaria come alternativa alla sanzione di carattere reale della rimozione dell’opera realizzata senza autorizzazione paesaggistica, rimettendo la scelta tra le due all’amministrazione preposta alla tutela del vincolo”. Il relativo illecito “ha natura permanente e cessa soltanto con la rimessione in pristino o con il pagamento della sanzione irrogata”. Di conseguenza “tale illecito, stante il suo carattere permanente, è soggetto all’imprescrittibile potere repressivo sanzionatorio dell’amministrazione preposta alla gestione del vincolo e quindi dotata di un potere autoritativo che nel vigente sistema si considera esercitabile in ogni tempo e senza necessità di motivazione in ordine al ritardo”. 

(Consiglio di Stato, Sez. VII, sentenza del 3 giugno 2024, n. 4946)